In questa lezione illustreremo le variazioni dell’ambiente che possono compromettere il buon funzionamento di un Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore.

Il sistema è progettato in stretta relazione alle dimensioni geometriche dell’ambiente da proteggere e ai tempi di risposta delle squadre di emergenza e al materiale contenuto.

Sono da considerarsi rilevanti le seguente variazioni:

  • Elevazione degli ambienti con presenza di persone come ad esempio le soppalcature;
  • Aumento o riduzione della superficie in pianta dei locali come ad esempio separazione di un ambiente;
  • Variazione peggiorativa della tipologia di materiale stoccato come ad esempio aumento degli imballi;
  • Variazione peggiorativa dell’immagazzinamento com e ad esempio l’installazione di scaffalature;
  • Chiusura di una caserma dei VVF vicina che determinava un breve tempo di intervento;
  • Occlusione degli ENFC e/o dei condotti che li collegano all’ambiente;
  • Chiusura permanente di qualche apertura destinata all’afflusso di aria fresca;
  • Fuori servizio di impianti di rivelazione o sprinkler;
  • Abbassamento del soffitto con controsoffitti tecnici.

In tutti questi casi esposti a titolo di esempio, è necessario ridimensionare il Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore.

L’installazione successiva sulla copertura di un fotovoltaico dovrà essere realizzata mantenendo le distanze di sicurezza dagli evacuatori.

Ai sensi del DPR 151/2011 il professionista antincendio in fase di rinnovo dovrà attestare il buon funzionamento del sistema verificando anche le condizioni iniziali di progetto del SENFC.

Con il documento di attestazione di rinnovo di conformità antincendio il professionista si assume la responsabilità di variazioni non riscontrate.