In questa lezione illustreremo le valutazioni preliminari essenziali per la determinazione di un adeguato Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore da installare.
Madre di ogni scelta è la valutazione del rischio che normalmente svolgono il committente e il progettista antincendio. Il rischio è normalmente ricondotto alla formula:
RISCHIO = Frequenza di accadimento X Entità del Danno
Il SENFC non influisce sulla frequenza di accadimento ma bensì sull’entità del danno.
Pertanto è indispensabile che il committente stabilisca assieme al progettista antincendio a quale altezza desidera attestare lo strato di fumo e calore, ovvero un’altezza dove preservare le vie di esodo, il materiali stoccato e le attrezzature. In secondo luogo dovrà essere stabilita una superficie a soffitto che potrà essere invasa dal fumo allo scopo di minimizzare i danni agli immobili e alle persone.
Stabiliti questi obiettivi si procede a valutare la durata convenzionale di sviluppo dell’incendio e la velocità di propagazione di un incendio.
La durata convenzionale di sviluppo di un incendio è la somma del tempo necessario a rivelare la presenza di un incendio e del tempo necessario all’arrivo delle squadre di intervento. La velocità di sviluppo di un incendio dipende dalla tipologia di materiali presenti e dalla modalità di stoccaggio all’interno dell’ambiente.
Questi parametri ci consentono di stabilire la dimensione massima dell’incendio prima che inizi un operazione di spegnimento.
Il Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore viene dimensionato per funzionare correttamente con la dimensione di questo focolaio. Valutazioni errate per difetto sulla velocità di propagazione oppure previsioni troppo basse tempi di sviluppo convenzionale dell’incendio porterebbero al riempimento dell’ambiente di fumo e calore prima dell’inizio dell’intervento di spegnimento con un conseguente aggravarsi dell’entità del danno o peggio la perdita dell’intero contenuto e/o dell’immobile.
Con le dimensioni degli ambienti, la durata convenzionale di sviluppo dell’incendio e la velocità di propagazione di un incendio è possibile stabilire la superficie utile delle aperture per l’evacuazione del fumo e del calore e di conseguenza le aperture per l’afflusso di aria fresca.